
MARTEDÌ 18 MARZO
Ore 15.30 • 20.00
Di Charlie Chaplin - USA 1940, 126'
Con Charlie Chaplin, Paulette Goddard, Jack Oakie
Manolo Farina, critico cinematografico di Cinequanon.it
Un barbiere ebreo, decisamente maldestro come soldato, viene ferito nel corso della prima guerra mondiale e ricoverato in preda a una forte amnesia. Una volta guarito torna al suo lavoro ma il mondo intorno a lui è profondamente cambiato. E’ infatti andato al potere il dittatore Adenoide Hynkel il quale ha scatenato una caccia all’ebreo dietro consiglio della sua eminenza grigia Garbisch. Il povero barbiere viene così preso di mira e, nonostante l’aiuto di una fanciulla per la quale prova un sentimento profondo, sottoposto a soprusi. La sua straordinaria somiglianza con Hynkel gli consente però di sostituirsi a lui.
Nuova versione restaurata da Criterion Collection in collaborazione con Cineteca di Bologna.
Nell’autunno del 1938, Charlie Chaplin sta scrivendo in gran segreto il suo primo film parlato (lo si era già sentito cantare, in Tempi moderni, ma parlare mai) e il personaggio che andrà a interpretare è ispirato nientemeno che ad Adolf Hitler. Il grande dittatore, è presentato a New York nell’ottobre del 1940, ma in due anni lo scenario politico mondiale è mutato drammaticamente: nel 1939 è scoppiata la Seconda guerra mondiale. Ci sono film che possono essere compresi senza conoscerne il contesto storico e la genesi artistica, ma non si può apprezzare la grandezza di Il grande dittatore se si ignora che era stato concepito un anno prima del conflitto, se non si conoscono le pressioni che Chaplin subì da parte dai governi di mezzo mondo. Ma il regista era deciso a ‘dichiarare guerra’ al dittatore tedesco, a tutte le dittature, attraverso il grande schermo, e realizzò uno dei più grandi capolavori pacifisti del cinema mondiale.